Dopo aver dimostrato che uno sparatutto a base di pennino su Nintendo DS non solo era fattibile, ma era anche doveroso (Big Bang Mini, 2009), il minuscolo team francese si era dato alla sperimentazione, distribuendo attraverso le varie piattaforme digitali tre bon-bon di sicuro effetto: 01 Jump!, 02 Swap! e 03 Pixel!. Tutti amorevolmente recensiti, con brevità e pressapochismo, su questo blog. Epperò Camille e Aurélien poi erano scomparsi, salvo rifarsi vivi oggi, con l’annuncio di Hell Yeah! Wrath of the Dead Rabbit, il prossimo progetto previsto per l’estate 2012 e pubblicato addirittura da Sega. Che ogni tanto ci prova a guardarsi attorno per cercare gente capace di fare roba lontanamente degna della Sega che fu, invece che quella attuale tutta passi falsi e improbabili vittorie.
Mostrato al pubblico attraverso un filmato che racconta tutto sommato poco e un bel po’ d’immagini assai più generose di dettagli, Hell Yeah! pare fin da subito una cosa proprio che guarda, metti da parte i soldi che è meglio. Lo stile è quello dei colori saturi all’eccesso e del citazionismo estremo, già assaporato e digerito con piacere all’epoca dei titoli sopra citati. Le meccaniche di gioco paiono, invece, quelle di un plaet’em up Ualoniano, con in più (forse) un po’ di Bangai-o e la certezza di una quintalata generosa di esplosioni, frattaglie e urla bellicose.
Hell Yeah! (previsto nei formati PlayStation 3 – PSN, Xbox 360 – XBLA e PC – Steam), narrerà delle gesta di Ash, principe dell’inferno e coniglio poco peloso e molto ossuto. Il torto da raddrizzare è la diffusione di un po’ di sue foto molto intime attraverso il classico social network dell’ade. Insomma, la solita roba. Quel che più conta è che Ash dovrà attraversare dieci mondi, capaci (secondo il comunicato stampa) di offrire aree segrete, quest secondarie e centinaia di obiettivi da perseguire. Sempre citando il comunicato: “If you’re a completionist, you’re screwed man”. Altri numeri: cento differenti nemici, boss di dimensioni ciclopiche, iconcine del dischetto primi anni ’90, più di 30 “mosse finali” per dare l’estrema unzione al malcapitato di turno e un voluminoso jetpack/sega circolare per affettare l’inferno e chi ci, ehm, vive dentro.
Considerati i lavori precedenti, viste le immagini e lette le parole, si iscrive ufficialmente Hell Yeah! nell’albo dei giochi più attesi dei prossimi mesi.
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